Progetto risalente al 2009 (ma ancora attualissimo) del designer australiano Dan Anderson la VOLTRA è l’idea per una motocicletta elettrica frutto di un lavoro di studio e sintesi portati all’estremo ma con un effetto finale che non può lasciare indifferenti. La moto conserva la linea di una moto convenzionale ma perdendone volutamente alcuni volumi lasciati accennati (vedi il serbatoio non serbatoio in traliccio), le masse sono compatte e le forme taglienti, l’aspetto è estremo e decisamente sportivo.La VOLTRA si presenta come un’idea assolutamente concreta e realizzabile, servirebbe un marchio coraggioso (la vedrei bene col marchio KTM) per industrializzare questa moto a zero emissioni dall’aspetto grintoso e dal potenziale notevole. Anderson non si è limitato ad un semplice render in 3D ma ha delineato le linee guida del progetto dando concretezza alla sua creatura.
La VOLTRA ha un aspetto che o si ama o si odia ma di sicuro potrebbe essere un’elettrica di notevole impatto e dalle prestazioni furibonde viste le masse raccolte ed i pesi evidentemente ridotti al minimo togliendo il superfluo e grazie all’uso di materiali nobili come la fibra di carbonio. Ci sarà qualche coraggioso che passerà dal video alla realtà? Per dettagli si può scrivere all’autore Dan Anderson (enquiries@danandersondesign.com).
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Mini Superleggera Vision: electric classic
All’edizione 2014 del Concorso d’eleganza di Villa d’Este, tenutasi nella storica sede di Cernobbio, tra le concept car che hanno sfilato c’era questa intrigante Mini Superleggera Vision. Una vettura che unisce forme classiche e soluzioni tecniche futuristiche, in particolare la propulsione elettrica. Questa one-off nasce dalla collaborazione tra Mini e la storica carrozzeria Touring Superleggera, che ha plasmato una rétro-spider dalle forme e proporzioni sconosciute al mondo Mini ma con tratti e dettagli di pulizia e semplicità affini al marchio anglo-germanico. Gi interni infatti, che vantano finiture in pelle color sabbia, presentano un elegante e semplice volante a tre razze e una plancia compatta. Di grande effetto la vernice Como Blue appositamente studiata per questa Mini Superleggera Vision e per l’evento. Memore delle storiche vetture da competizione la pinna posteriore, invece un vero elemento da show-car le luci a led posteriori che riprendono il disegno della bandiera UK, spettacolari gli specchi in alluminio lucidato e l’estrattore in carbonio. Peccato che tutto questo sia solo un prototipo, una produzione in piccola serie sarebbe davvero meritata.
Canon EOS-1D X: over the top of photography made by Canon
Amazing! See this video by B&H about EOS-1D X Canon‘s flagship full frame DSLR shoots 12 RAW frames per second and sports an all new focus system with 61 points and 41 of them are cross type! So powerful!
Semplicemente straordinaria la macchina al top dell’offerta Canon in fatto di reflex professionali: la EOS-1D X. 61 punti di messa a fuoco, una definizione strabiliante, 2 processori e capace di catturare 12 frame al secondo in formato RAW! Cosa chiedere di più?! Godetevi il video di B&H.
XENON: LIGHT CYCLE from TRON movie reproduction by Evolve Motorcycles
Un prototipo che dimostra come si possa passare dalla computer grafica alla realtà creando un mezzo a zero emissioni. La EVOLEVE ELECTRIC MOTORCYCLES ha costruito questa straordinaria riproduzione della Light Cycle del film TRON denominata XENON ma nel loro listino prodotti ci sono anche cose più terrene come scooter elettrici e una “concept sport bike” denominata Lithium.
Cykno: e-riding with style, made in Italy
Cykno è un prodotto di alta gamma progettato e assemblato in Italia, è una e-bike dal design vintage nata dalla collaborazione del progettista Bruno Greppi (Braking e Evo srl) e del designer Luca Scopel (interiors Visionnaire) e vanta un telaio monoscocca completamente in carbonio e tubolari in acciaio inossidabile, ruote radiali e forcella monoscocca in carbonio. Ogni elemento è stato progettato e realizzato su disegno specifico e tutti i componenti in alluminio sono made in Italy. Di grande effetto la sella sospesa su una lamina in acciaio e rivestita con pellami pregiati e selezionati così come il manubrio e altre parti del telaio. Di ultima tecnologia il motore centrale con batteria litio-polimeri da 360 Wh , 250/500 watt di potenza, 60 km di autonomia e un peso totale di 26 kg. Il prezzo di quest’opera su ruote è (per una configurazione simile a quella nella foto) di circa 14000 euro + iva.
Vis Maior 3D: digital custom bikes
Articolo da / article from: http://silodrome.com/
La Vis Maior 3D è una nuova ditta specializzata nell’aiutare le persone a modellare le loro idee per moto custom, senza impugnare attrezzi. Se volete creare una custom unica e volete sapere esattamente come sarà prima di comprare un solo pezzo, il team della Vismaior modellerà la moto da voi scelta con dettagli impeccabili e poi lavorerà con voi per aggiungere parti, verniciature, cerchi e gomme – il tutto 100% digitalmente! Potrebbe diventare un servizio molto popolare, specialmente per persone che hanno una limitata esperienza nel customizzare moto, un servizio che dovrebbe rendere la vita facile sapendo quali parti ordinare e come risulteranno ancora prima di cominciare e rendendo quindi gli ordini meno stressanti. Se volete saperne di più su Vismaior, vedere le loro creazioni e rimanere aggiornati visitate la pagina Facebook
Vis Maior 3D is a new company specialized in helping people model their ideas for a custom motorcycle, without turning a wrench. If you want to create a unique custom and want know exactly how it’ll look before you buy a single part, the team at Vismaior will model your motorcycle of choice in impeccable detail, then work with you on implementing different parts, paint, wheels, tires et all – 100% digitally. I can see this being a very popular service, especially with people who have limited experience customising bikes – it can make life far easier to know exactly how parts are going to look ahead of time and would make ordering parts online far less stressful. If you’d like to see more from Vismaior you can click here to like their Facebook Page and stay in loop loop on their future creations.
Accessori e strumenti della “convergenza digitale”
Confesso che molte volte io per primo ho avuto dei dubbi e dei sospetti che la “convergenza digitale” dove le tecnologie si sono affiancate, mescolate, fuse e sovrapposte fosse tutta una scusa per giocare con nuovi “giocattoli”, poi col tempo e con un recente seminario (grazie a Giampiero Nadali e a Elisabetta Tosi di fermentidigitali.com) ho compreso che il tempo speso a coltivare spazi virtuali e metodiche di collegamento col mondo, sempre più individuali e personali non erano un mero gioco o almeno non solo.
Il blog personale, lo spazio su facebook e su altri social media può rivelarsi un’ottima occasione di incontro e conoscenza anche a livello professionale, un punto di contatto virtuale per agire e fare business nel mondo reale. E così i nuovi strumenti come smartphone e tablet si rivelano essenziali device per mantenere i contatti e per far crescere il reciproco scambio di informazioni utili senza pedere di vista lo scopo finale: offrire un prodotto, sia esso un servizio o un un oggetto specifico.
Gli strumenti della comunicazione di quello che viene definito il Web 2.0, hanno sì reso possibile lo spreco di tempo per molti davanti ad un video ma hanno anche moltiplicato le occasioni di contatto, i “luoghi” di incontro dove mostrare la nostra “merce” e dove vedere e trovare quello che ci può servire. Tenere un blog per molte persone è una forma di psicanalisi a buon mercato, ma a livello professionale è l’occasione di parlare e far parlare di noi, fare circolare le informazioni siano esse puri commenti amichevoli o suggerimeti tecnici per migliorare e sviluppare la nostra attività.
Lo scorso anno ho seguito un corso base di web design tenuto da un eccellente professionista Francesco Casale (nuguerrilla.com) che mi ha edotto sulle basi di certe logiche web, sulla dinamica e la tecnica di costruzione di un sito e relativo funzionamento, non posso dire d’esser diventato un esperto ma indubbiamente ora comprendo il lavoro di forma e contenuto che una pagina internet comporta per comunicare un valore aggiunto, il nostro valore aggiunto. In quest’ottica gli strumenti mobili di comunicazione sono essenziali accessori e comprimari della nostra comunicazione a 360°.
Corso di “Comunicazione e packaging del vino”
All’insegna dell’aggiornamento e della formazione continua (concetto mai abbastanza sviluppato in Italia), mi sono iscritto ad un interessantissimo corso organizzato dall’Università degli Studi di Verona e si tiene presso la sua sede a San Floriano (nella foto), un corso di comunicazione e packaging che punta ad introdurre in un settore classico come il vino la nuova comunicazione del web 2.0 (il web al tempo dei social media) e a illustrare tecniche e dinamiche della comunicazione (anche grafica) per rendere più vicino produttore e cliente finale. Il corso non si avvale di docenti universtari ma bensì di specialisti e professionisti della comunicazione, del marketing, della pubblicità e della grafica, una sbirciata nel futuro della comunicazione, un futuro che è già cominciato.