ecologia

HONDA Sports EV concept: little green coupe

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Presented at the Tokyo 2017 show, it should be joined by its sister Honda e, whose platform and technology it shares, in 2022. The prototype adopted the Automated Network Assistant: the system, integrated into the on-board infotainment system, is capable of learning the driver’s habits and needs, so that it can offer optimized indications in real time. The platform of this small sports car has a rear engine and rear-wheel drive and considerable dynamic capabilities to take advantage of Honda e‘s engines with power of 100 kW (136 hp) or 113 kW (154 hp). It remains to be seen whether the battery of the sports coupe will also be the same as the 4-door citycar, with 35.5 kWh capacity and between 205 and 220 km declared range.

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Presentata al salone di Tokyo 2017 dovrebbe affiancare la sorella Honda e, di cui condivide la piattaforma e la tecnologia, nel 2022. Il prototipo adottava l’Automated Network Assistant: il sistema, integrato nell’infotainment di bordo, capace di apprende le abitudini e le necessità del guidatore, così da poter offrire indicazioni ottimizzate in tempo reale. La piattaforma di questa piccola sportiva prevede motore e trazione posteriori e notevoli doti dinamiche per sfruttare i motori della Honda e con potenza di 100 kW (136 CV) o 113 kW (154 CV). Resta da capire se anche la batteria della coupé sportiva sarà la stessa della citycar a 4 porte, con 35,5 kWh di capacità e tra i 205 e i 220 km di autonomia dichiarata.

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Bisimoto Porsche 935 K3V: EV in Le Mans style

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La Porsche 935 K3V di Bisimoto, azienda californiana nata dal genio di Bisi Ezerioha esperta in aftermarket e tuning, rende omaggio ad una leggenda di Le Mans ma senza far inorridire i puristi, infatti l’auto in questione, trasformata in elettrica, non è una vera 935. La base di partenza infatti è una normale Porsche 911 a cui sono stati aggiunti i pannelli della carrozzeria della famosa Porsche da corsa che vinse a Le Mans. Ad spingere questa sportiva c’è un motore elettrico trifase che eroga fino a 636 CV, alimentato da due pacchi batteria molto compatti (da 32 kWh di potenza) situati sia nella parte anteriore che posteriore della 935 K3V, l’auto pesa 1200 Kg (un peso molto ridotto per un’auto elettrica). La grafica della carrozzeria è stata curata dalla Andy Blackmore Design con una livrea che combina accenti di rosa brillante e argento con una vernice grigio asfalto, notevoli poi le ruote Brixton.

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The Porsche 935 K3V by Bisimoto, a company based in California born from the genius of Bisi Ezerioha expert in aftermarket and tuning, pays homage to a legend of Le Mans but without horrifying the purists, in fact the car in question, transformed into electric, is not a real 935. The starting base is just a normal Porsche 911 to which the body panels of the famous racing Porsche that won at Le Mans were added. To push this sportscar there is a three-phase electric motor that delivers up to 636 HP, powered by two very compact battery packs (with 32 kWh of power) located both in the front and rear of the 935 K3V, the car weighs 1200 Kg (a very low weight for an electric car). The body graphics have been designed of by Andy Blackmore Design with a livery that combines bright pink and silver accents with asphalt gray paint, also remarkable Brixton wheels.

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LEVC TX electric Cab: a new classic in London

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Elemento del panorama londinese al pari del Big Ben o del London Bridge il Black Cab è una costante nel traffico della City, a fine fine 2017, anche per rispondere alle nuove norme green della città, è arrivata un’ultima evoluzione del più famoso ed iconico taxi. La LEVC (London Electric Vehicle Company), azienda riconducibile al gruppo cinese Geely (già proprietario di Volvo), ha introdotto il TX Electric Taxi che nella forma riprende il concetto e lo rielabora partendo da una nuova piattaforma. Dal punto di vista tecnico il nuovo TX non è un’auto elettrica pura, per praticità è dotata di un range extender costituito da un motore 3 cilindri a benzina da 1477cc. L’autonomia in modalità EV è di quasi 130 Km (un tassista londinese in media percorre 190 Km) ma con il range extender attivato l’autonomia complessiva arriva a ben 606 Km. Per quanto riguarda il powertrain elettrico è previsto un motore con una potenza di picco di 150CV (110kW) e un pacco batterie agli ioni di Litio da 300V e 31kWh di capacità. Il prezzo è molto vicino ai 60000 euro. Il TX prenderà servizio anche a Parigi e a Berlino.

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Element of the London landscape like Big Ben or London Bridge, the Black Cab is a constant in the traffic of the City, at the end of 2017, in order to respond to the new green standards of the city, a last evolution of the most famous and iconic taxi arrived. The LEVC (London Electric Vehicle Company), a company part of the Chinese group Geely (also owner of Volvo), has introduced the TX Electric Taxi which in form takes the concept and re-elaborates it starting from a new platform. From a technical point of view, the new TX is not a pure electric car, for convenience it is equipped with a range extender consisting of a 1477cc 3-cylinder petrol engine. The autonomy in EV mode is almost 130 Km (a London taxi driver on average travels 190 Km) but with the range extender activated the overall autonomy goes up to 606 Km. As regards the electric powertrain, the system is provided an engine with a power peak of 150HP (110kW) and a lithium ion battery pack with 300V and 31kWh capacity. The price is very close to 60,000 euros. The TX will also take service in Paris and Berlin.

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FISKER OCEAN: Henrik strikes back

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CES 2020, Henrik Fisker ha svelato il suo SUV elettrico denominato Ocean, che si presenta come una diretta concorrente della Tesla Model Y. Il prezzo di partenza è 37499 dollari e l’inizio delle consegne è previsto per la prima metà del 2022, le vendite per ora sono solo per il mercato USA ma è previsto anche l’arrivo nel vecchio continente. L’auto è già prenotabile on-line con una caparra di 250 dollari e in seguito sarà anche possibile un leasing flessibile (senza vincoli contrattuali di durata) con canone mensile. La Fisker Ocean si presenta come un’auto estremamente sostenibile con molte parti realizzate usando materiali riciclati; ad esempio il cruscotto fatto con materiale ricavato da magliette usate, i tappetini realizzati con bottiglie di plastica e reti da pesca e la guarnizione intorno al lunotto posteriore derivata da pneumatici riutilizzati. Non è stata diffusa una dettagliata scheda tecnica ma si sa che la Ocean avrà un’autonomia di circa 480km (con una batteria da 80 kWh). Sarà disponibile in più varianti anche con trazione integrale , compresa una più sportiva, che sarà in grado di coprire lo scatto 0-100 km/h in meno di 3 secondi. Contribuisce alla ricarica anche l’ampio tetto solare, che in condizioni ottimali dovrebbe garantire circa 4 km al giorno di percorrenza aggiuntiva. La Fisker Ocean è dotata di un avanzato sistema di assistenza alla guida che utilizza due radar anteriori.

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CES 2020, Henrik Fisker has unveiled its electric SUV called Ocean, which arrives as a direct competitor of the Tesla Model Y. The starting price is $37,499 and delivery will begin in the first half of 2022, sales for now are only for the US market but is expected to come in Europe too. The car can already be reserved online with a $250 deposit and it will be also available a flexible lease (without contractual duration restrictions) with a monthly fee. The Fisker Ocean is declared as an extremely sustainable car with many parts made using recycled materials; for example the dashboard made with material obtained from used shirts, the mats made with plastic bottles and fishing nets and the gasket around the rear window derived from reused tires. A detailed data sheet has not been released but it is known that Ocean will have a range of about 480km (with an 80 kWh battery). It will be available in several variants, also with all-wheel drive, including a sportier one, which will be able to cover the 0-100 km/h sprint in less than 3 seconds. The large solar roof also contributes to charging, in optimal conditions should guarantee about 4 km per day of additional range. The Fisker Ocean is equipped with an advanced driver assistance system that uses two front radars.

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SONY Vision-S: what’s coming next?

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All’edizione 2020 del CES di Las Vegas Sony a sorpreso tutti con qualcosa che pochi avrebbero previsto da parte del marchio high tech giapponese noto al grande pubblico principalmente per eccezionali televisori  e una leggendaria console per videogiochi divenuta uno dei benchmark del settore. Sony ha svelato un’automobile elettrica: la Vision-S. L’auto è un concept dall’aspetto molto definitivo, sembra pronta per scendere su strada anche se Sony ha dichiarato che non ha intenzione di entrare nel mercato automobilistico ma che con questo concept vuole sottolineare il suo ruolo di fornitore di tecnologie, mettendo in evidenza cosa può fare per il settore automotive. Sony per creare la Vision-S ha collaborato con aziende come Bosch, Continental, NVIDIA e Qualcomm. Nell’auto sono presenti 33 sensori distribuiti tra interno ed esterno, inclusi sensori LiDAR allo stato solido, sensori d’immagine CMOS e sensori ToF, per rilevare e riconoscere oggetti e persone all’interno e all’esterno del veicolo stesso e offrire un supporto estremamente avanzato alla guida. Tutti questi sensori e tecnologie combinati costituiscono ciò che Sony definisce “Safety Cocoon Concept“, un sistema in grado di garantire una rilevazione a 360° intorno al veicolo, per intervenire tempestivamente e aiutare in caso di pericolo. All’interno, strumentazione e sistema infotainment primeggiano grazie ad uno schermo panoramico che offre un’ampia gamma di contenuti gestiti attraverso un’intuitiva interfaccia utente. Il software di bordo è gestito con l’uso dell’Intelligenza Artificiale di Sony, l’auto dispone anche di tecnologie di telecomunicazione e connessione al cloud, così da garantirne aggiornamenti costanti ed evoluzione delle caratteristiche. Riguardo alla base meccanica Sony ha diffuso solo una breve schede tecnica che mette in evidenza un doppio motore da 200 kW, un’accelerazione 0-100 Km/h in 4,8 secondi ed una velocità massima di circa 238 Km/h.

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At the 2020 CES edition in Las Vegas, Sony surprised everyone with something that few would have expected from the Japanese high tech brand known by general public mainly for exceptional televisions and a legendary video game console that has become one of the industry benchmarks. Sony has unveiled an electric car: the Vision-S. The car is a very definitive-looking concept, it seems ready to go on the road even if Sony has declared that it has no intention to enter the automotive market but that with this concept it wants to underline its role as a technology supplier, highlighting what it can do for the automotive sector. Sony has partnered with companies such as Bosch, Continental, NVIDIA and Qualcomm to create the Vision-S. In the car there are up to 33 sensors distributed between the inside and the outside, including solid state LiDAR sensors, CMOS image sensors and ToF sensors, to detect and recognize objects and people inside and outside the vehicle and to offer an extremely advanced driving support. All these sensors and combined technologies constitute what Sony defines as “Safety Cocoon Concept“, a system capable of giving 360° detection around the vehicle, to promptly enter in action and help in case of danger. Inside, instrumentation and infotainment system excel thanks to a panoramic screen that offers a wide range of content managed through an intuitive user interface. The on-board software is managed with the use of Sony’s AI, the car also has telecommunication and cloud connection technologies, in order to guarantee constant updates and evolution of the features. Regarding the mechanical base, Sony has released only a short technical data sheet which shows a 200kW dual engine, 0-100 km/h acceleration in 4.8 seconds and a maximum speed of about 238 km/h.

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VW ID.3 an electric for the masses

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At the Frankfurt Motor Show 2019, VW has unveiled its, ready for the road, ID.3 full electric car based on the new MEB electric platform. The ID.3 will be offered with 3 different battery packs: 45 kWh battery pack for the base version with 330 Km range (WLTP tested), 58 kWh for the mid-range version (ID.3 1ST) with 420 Km range and 77 kWh battery pack for the long-range version that promises up to 550 Km range. Starting price at about 30000 euros (for the basic version). Tha car has overall dimesions near a VW Golf but with wheelbase similar to the Passat, so the there’s a lot of room for people inside. The cockpit has a very clean and essential design with two displays, one in front of the driver and one in the center for the infotainment system.

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Al Motor Show di Francoforte 2019, VW ha presentato la sua ID.3, prima vettura elettrica di serie basata sulla nuova piattaforma MEB. L’ID.3 verrà offerta con 3 diversi pacchi batteria: il primo da 45 kWh per la versione base con autonomia di 330 Km (secondo test WLTP), il secondo da 58 kWh per la versione intermedia (ID.3 1ST) con autonomia di 420 Km ed infine il pacco batteria da 77 kWh per la versione a lungo raggio che promette fino a 550 km di percorrenza. Il prezzo di partenza sarà di circa 30000 euro (per la versione base). L’auto ha dimensioni complessive vicino a quelle di una VW Golf ma con un passo simile a quello della Passat, quindi c’è molto spazio per le persone all’interno. Il cockpit ha un design molto pulito ed essenziale con due display, uno davanti al guidatore e uno al centro per il sistema di infotainment.

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Meijs Motorman: retro green

04-MEIJS-Motorman_Jet-Black-side_2-1596x1080Da un’idea di Ronald Meijs nasce la Motorman una motocicletta elettrica dallo stile retro. Chiare le citazioni di un’epoca eroica con un design pulito e minimalista che danno a questo “motorino” un fascino notevole. Ebbene sì la Meijs Motorman rinverdisce i fasti dei motorini che poi sono stati soppiantati dai moderni scooter, lo fa però in chiave green. Un oggetto di design che permette di girare in città a zero emissioni. Omologazione europea L1E, motore elettrico brushless montato al mozzo posteriore (2000W), velocità massima 25 o 45 km/h in base alla versione e di conseguenza anche l’autonomia che può essere di 70-100 km e 50-65 km. Nel serbatoio si nasconde la batteria agli Ioni di Litio da 1,5kWh. Il tutto con un peso complessivo di 45kg. La Motorman è in vendita ad un prezzo di 5950 euro (iva inclusa).


From the idea of Ronald Meijs takes origin the Motorman a light retro styled motorcycle. You can see a strong homage to the classic motorcycles from 1910 with a clear and minimal design that gives this moped a strong identity. The Meijs Motorman is green rebirth of classical mopeds left behind by modern scooters. It’s a cool design thing with a green soul. The zero emission bike ha a L1E European omologation, with an electric (2000W) hub motor in the rear wheel, two versions with two power and range steps: 25km/h top speed and 70-100km range, 45km/h top speed and 50-65km range. In the “false” tank is hidden a 1,5 kWh Lithium-Ion battery. The weight is 45kg.  Price 5950 euros (VAT included).

Ecologia a corrente alternata o continua?

green_mobilityIn questi giorni di proclami più o meno realistici del tipo “Addio Diesel! Ora solo ibrido ed elettrico..!” non posso sottrarmi alla discussione. La materia della mobilità elettrica è una mia personale passione già da molto tempo. Sorrido a vedere questa improvvisa crociata contro il diesel e lo dico con gli occhi di chi pur appassionato al tema deve riconoscere che il diesel non è affatto morto e nemmeno moribondo. Il dubbio è se sia nato prima l’uovo o la gallina, mi spiego: sono partiti prima i costruttori o prima i giornalisti? Nelle ultime due settimane è tutto un rincorrersi di dichiarazioni più o meno strillate di cose che in realtà sono sul piatto già da un po’ (vedi Toyota che non propone più il diesel ma che giustamente lavora sull’ibrido nel quale ha creduto per prima). Ma anche che FCA voglia lasciare il diesel per le vetture non è poi una novità, semmai ho trovato più divertente Marchionne che fa retromarcia sul tema delle elettriche che una volta snobbava perché non redditizie (vedi la “battuta” sulla 500e). Il gruppo VW (anche per necessità di lasciarsi alle spalle il famigerato dieselgate) ha già da alcuni mesi presentato un enorme investimento per ricerca, sviluppo e produzione di vetture ecologiche (34 miliardi entro il 2022 per vetture elettriche, ibride plug-in e con sistemi per guida autonoma e semiautonoma). Oltre al fatto che le notizie vengano strillate e rinvigorite di giorno in giorno mi viene un’osservazione molto più schietta: siamo davvero sicuri che entro il 2022 in Italia saremo in grado di gestire non solo il cambio del parco auto ma anche (e soprattutto) il cambio di mentalità? All’improvviso, almeno dando un’occhiata ai titoloni, è nata una coscienza green, se la cosa era arcinota per alcuni paesi nordeuropei, per il bacino del Mediterraneo non mi pare un dato così appurato. Sono un grade ammiratore di Tesla e affini ma ho anche sufficiente distacco per notare che non siamo affatto pronti, almeno non in Italia. Sicuramente qualcosa sta cambiando ma che piaccia o meno il “diesel cattivo” è ancora il motore che in molti scelgono per necessità e a volte anche per abitudine. Guidare un’ibrida richiede alcuni adattamenti e rinunce, in città sicuramente è l’auto giusta ma se si viaggia molto in autostrada ci si ritrova con una vettura a benzina con la “zavorra” di batterie e motore elettrico e sia i consumi e le emissioni non sono più così miracolosi (a meno che non si proceda a 90-100km/h), discorso simile per l’elettrico, le percorrenze stanno aumentando ma non sono ancora a livello del vecchio motore endotermico e per raggiungere il risultato si deve stare attenti al piede e a cosa si accende a bordo. Certamente la tecnologia può solo migliorare (in questo è fuor di dubbio il diesel ha dato tutto) ma attualmente restano dei nodi significativi da risolvere se si vuole davvero essere green: 1. ricarica da rinnovabili, altrimenti il senso dell’elettrico diventa solo facciata, 2. smaltimento/riciclo delle batterie, non sono eterne e nemmeno oggetti “facili” da gestire, 3.Infrastrutture: Tesla continua a creare la sua rete di ricarica ma gli altri? Non vorrei essere frainteso, non sto facendo l’avvocato del diavolo ma cerco di essere realista pur sperando in un cambio epocale. Il motore diesel ha espresso tutto il suo potenziale e renderlo più ecologico, sulla carta o nella realtà, sarà praticamente impossibile e certamente dispendioso ma fatico a credere che le vendite di questo tipo di motore siano collassate (e anche qui il dato deve essere vagliato paese per paese). Ancor più strano è il fatto che in Italia non si stia lavorando in modo significativo per ampliare la rete di rifornimento di un carburante già disponibile e conosciuto: il metano. Strano (o forse sospetto) la stampa di questo non parla, abbiamo una tecnologia consolidata e alla portata di molti che però non viene praticamente mai citata in nessuno dei proclami di cui si parlava sopra. Dove sarà la verità? Marketing o reale ecologia? Ai posteri l’ardua sentenza.